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Caro energia, la Ficei scrive a Draghi: congelare gli aumenti Attualità 

Caro energia, la Ficei scrive a Draghi: congelare gli aumenti

La FICEI (Federazione Italiana Consorzi ed Enti di Industrializzazione), rappresenta oltre 30 Enti Pubblici di gestione delle aree industriali sparsi su tutto il territorio nazionale (da Pordenone, Verona a Taranto, Gioia Tauro, Olbia e Cagliari, solo per
citarne alcuni), il Presidente Andrea Ferroni, raccogliendo l’enorme preoccupazione dei Consorzi sugli effetti catastrofici del “caro energia” per la gestione e la prosecuzione
dei servizi dagli stessi offerti al mondo industriale, con particolare riferimento a quello essenziale del trattamento e depurazione dei reflui industriali, ha scritto
una nota al Presidente del Consiglio Mario Draghi, in uno ai Ministri dell’Economia e delle Finanze, dello Sviluppo Economico, della Transizione Ecologica, del
Mezzogiorno, oltre che a tutti i principali esponenti politici e istituzionali, per sensibilizzarli ad intervenire in tempi brevissimi su tutte quelle realtà pubbliche e
private, che erogando “servizi pubblici essenziali”, non possono modificare i costi dei
servizi erogati (e in parte non vogliono per non appesantire ancora di più la già precaria situazione delle imprese) e di riflesso sono tecnicamente in “default” a causa dell’aumento sconsiderato dei costi energetici per la gestione dei propri impianti (in primis “strategici” per la depurazione dei reflui industriali).

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